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Numero 20/2023

Formazione professionale di base

Il Consiglio federale non intravede la necessità di promuovere ulteriormente la validazione

Dei circa 10'600 titoli professionali conferiti ogni anno a candidati adulti, solo 650 sono rilasciati nel quadro di una procedura di validazione degli apprendimenti acquisiti. Quest'ultima, possibile per 15 formazioni professionali di base, consente alle persone che hanno maturato una certa esperienza professionale di richiedere il riconoscimento delle proprie competenze mediante un dossier di validazione e ottenere un AFC o un CFP senza sostenere la classica procedura di qualificazione. Sulla base di due perizie, il Consiglio federale non intravede al momento alcuna necessità d'intervento ulteriore. Lo sviluppo e l'introduzione della validazione spettano agli enti responsabili della formazione professionale di base, i quali ricorrono a questo tipo di procedura nel momento in cui un determinato ramo oppure le aziende possono trarne beneficio. Con il rapporto il Consiglio federale adempie un postulato depositato in Consiglio nazionale.
Comunicato stampa

Il Premio nazionale della formazione 2023 va alla login formazione professionale

Conferito dalla fondazione Hans Huber e dall'associazione SUP Svizzera, il Premio nazionale della formazione 2023 è stato consegnato all'azienda login formazione professionale. Il premio, del valore di 20'000 franchi, è un riconoscimento per prestazioni eccezionali fornite nel settore della formazione professionale. Con 2100 allievi, login formazione professionale è il maggior operatore nel settore della mobilità. Vanta collaborazioni con una settantina di aziende, tra cui le FFS, la BLS e La Posta. Il premio riconosce l'impegno che l'azienda profonde nella formazione professionale e mette in risalto la varietà delle professioni insegnate (oltre 25). login formazione professionale intende utilizzare questi fondi per finanziare progetti legati all'innovazione, allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell'ambiente.
Ulteriori informazioni

Formazione professionale di base: indagini conoscitive

Le seguenti ordinanze sulla formazione professionale di base sono sottoposte a indagine conoscitiva:

I relativi documenti sono disponibili sul sito della SEFRI. Il CSFO crea una scheda INFOformation&profession / INFObildung&beruf nel caso di una nuova professione, qualora fosse prevista un'abrogazione oppure il titolo ottenuto, l'indirizzo professionale o la durata della formazione fossero modificati.

GE: indagine su sessismo e omofobia nella formazione professionale

Le discriminazioni sessiste e omofobiche subite durante la formazione aumentano il rischio di abbandono, soprattutto tra i non eterosessuali. Questi sono i primi risultati di un'indagine condotta tra il 2019 e il 2023 su circa 2'000 allievi di cinque scuole professionali ginevrine (si veda anche l'infografica). Il sessismo e l'omofobia sono più diffusi nei settori a prevalenza maschile (come l'edilizia e la tecnologia), anche se non mancano nei settori a prevalenza femminile (sanità e sociale) e nei settori misti (arte e commercio). Nei settori a prevalenza maschile, una donna su quattro è stata aggredita fisicamente almeno una volta e una persona non eterosessuale su quattro è già stata vittima di violenza verbale o fisica. I ricercatori suggeriscono una serie di azioni da intraprendere.
Ulteriori informazioni: Tribune de Genève (edizione a pagamento)

TI: più apprendiste e più colloqui di orientamento

In Ticino la percentuale di ragazze che hanno cominciato una formazione duale è aumentata notevolmente tra l'autunno 2022 e l'autunno 2023 (dal 25 al 31% per le ragazze uscenti dalla scuola dell'obbligo e dal 33 al 36% per tutte le nuove apprendiste). D'altra parte, il numero totale di nuovi contratti di tirocinio è rimasto stabile per il terzo anno consecutivo. Gran parte delle nuove leve non ha iniziato la formazione subito dopo la scuola dell'obbligo, ma solo dopo un periodo di riorientamento. Questo è il bilancio del DECS relativo alla campagna di collocamento e alle scelte dei giovani che hanno concluso la scuola media lo scorso mese di giugno. Marina Carobbio Guscetti, direttrice del DECS, ha sottolineato alcuni indicatori significativi che quest'anno hanno mostrato una variazione importante, come l'aumento constatato nelle consulenze degli orientatori, negli stage di orientamento e nei posti offerti dalle aziende.
Comunicato stampa

Formazione professionale superiore e continua

Via libera ai titoli complementari "Professional Bachelor" e "Professional Master"

In occasione dell'ultimo incontro nazionale sulla formazione professionale, Confederazione, Cantoni e parti sociali hanno deciso di rafforzare la formazione professionale superiore introducendo i titoli complementari "Professional Bachelor" e "Professional Master" e proteggendo la denominazione "scuola specializzata superiore". L'attuazione di queste misure richiede una revisione parziale della legge sulla formazione professionale. Il progetto di legge dovrebbe essere posto in consultazione entro il terzo trimestre del 2024, mentre nel 2025 dovrebbero svolgersi le deliberazioni parlamentari. Le misure dovrebbero entrare in vigore entro l'inizio del 2026. I partecipanti all'incontro hanno poi preso conoscenza del rapporto finale relativo al progetto "Ottimizzazione di processi e incentivi nella formazione professionale di base" come pure dei lavori in corso nel quadro dell'impegno partenariale (commitment) per la "qualificazione professionale degli adulti".
Comunicato stampa

I Cantoni adottano un quadro di riferimento per le competenze di base

La CDPE ha approvato un quadro di riferimento volto a incentivare gli adulti ad acquisire e mantenere le competenze di base. Il documento definisce gli obiettivi strategici da raggiungere per il periodo 2025-2028 e gli elementi principali per l'attuazione della legge sulla formazione continua. Le competenze di base sono definite come le abilità di cui una persona ha bisogno per poter affrontare il mondo del lavoro, gestire la propria vita quotidiana e partecipare alla formazione.
Comunicato stampa (francese/tedesco)

Attestati e diplomi federali: procedure di consultazione

I seguenti disegni di regolamento sono stati pubblicati nel Foglio federale del 9 novembre, del 16 novembre e del 17 novembre 2023 per la procedura di consultazione:

Il CSFO crea una scheda INFOformation&profession / INFObildung&beruf nel caso di una nuova professione o qualora il titolo ottenuto fosse modificato.

Attestati e diplomi federali: approvazioni

I seguenti regolamenti d'esame, senza modifica del titolo, sono stati approvati dalla SEFRI:

  • designer del colore (APF);

  • maestro/a di disciplina sportiva (APF);*

  • specialista in esecuzione per debiti e fallimento (APF);

  • esperto/a fiscale dipl. (DF).

I regolamenti d'esame sono disponibili nell'elenco delle professioni della SEFRI.

* Il disegno di modifica del regolamento d'esame include le specializzazioni supplementari seguenti: maestro/a di Running (APF) e maestro/a di ballo individuale (APF). La specializzazione di maestro di triathlon (APF) è abrogata.

Formazione generale e scuole universitarie

Intensità di studio e mobilità domestica 2021/2022

Dall'anno accademico 2016/2017, l'intensità media di studio nelle scuole universitarie (UNI) e nelle alte scuole pedagogiche (ASP) è leggermente diminuita. Nel 2021/2022 si attestava attorno all'80%. Molti fattori, come l'attività lavorativa, l'avere figli o l'insorgere di una malattia possono influenzare l'intensità di studio. Nelle UNI questa risultava di qualche punto percentuale superiore a quella delle ASP. Dal 2016/2017, anche la percentuale di studenti che hanno seguito almeno un corso in un'università diversa da quella a cui erano iscritti è leggermente scesa. Nel 2021/2022, il 4% degli studenti delle UNI e delle ASP ha usufruito della cosiddetta "mobilità domestica". Nel 2016/2017, i più mobili erano gli studenti che si stavano formando per diventare insegnanti a livello secondario II; nel 2021/2022, è stata la volta degli studenti di master. Questi i dati forniti dall'UST.

LU: bachelor SUP in tecnologie immersive

Nell'autunno 2024, la Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU) darà avvio a un bachelor in tecnologie immersive presso la sede di Rotkreuz (ZG). Questo tipo di tecnologie consente agli studenti di immergersi in ambienti digitali interattivi quali la realtà virtuale o aumentata, i serious games e le simulazioni. I partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per progettare e sviluppare queste applicazioni per una varietà di settori. Il corso si tiene in inglese.
Comunicato stampa

Orientamento

Revisione del profilo di qualificazione di orientatore/trice professionale, negli studi e nella carriera: consultazione

Su incarico della SEFRI, un gruppo di specialisti ha riveduto e adeguato il profilo di qualificazione e le condizioni di riuscita della formazione di orientatore/trice professionale, negli studi e nella carriera. Gli stakeholder dei servizi per l'orientamento professionale, universitario e di carriera sono chiamati a esprimere il proprio parere sul profilo di qualificazione elaborato e sugli elementi in esso contenuti, ovvero il profilo professionale, la panoramica delle competenze operative e i criteri di prestazione, nell'ambito della consultazione pubblica che si concluderà il 31 dicembre 2023. La procedura si svolge mediante questionario online (durata: ca. 30 min.; francese/tedesco).
Ulteriori informazioni

Video: cinque consigli per la scelta professionale

Sulla base di studi scientifici, alcuni ricercatori dell'Alta scuola pedagogica FHNW (PH FHNW) hanno formulato cinque consigli per aiutare i giovani che intendono intraprendere una formazione professionale. I suggerimenti mettono in rilievo gli aspetti ai quali gli alunni dovrebbero prestare attenzione nella scelta del percorso formativo e indicano come accrescere le proprie opportunità. I cinque consigli sono presentati in un video di tre minuti pubblicato su YouTube. Il clip è disponibile in tedesco e sottotitolato nelle seguenti lingue: italiano, francese, albanese, arabo, inglese, portoghese, russo, serbo-croato, spagnolo, tamil, tigrino e turco.

Transizioni e percorsi dopo la scuola dell'obbligo

Le analisi longitudinali dell'UST nell'ambito della formazione studiano le transizioni tra la fine della scuola dell'obbligo e l'ingresso al livello secondario II, inoltre esaminano le qualifiche ottenute fino all'età di 25 anni a livello postobbligatorio. Gli ultimi dati (francese/tedesco) rivelano che nell'anno scolastico 2017/2018 il 96,5% degli allievi ha intrapreso una formazione di livello secondario II entro tre anni dalla fine della scuola dell'obbligo. Un altro 1,7% ha scelto un'offerta transitoria o un semestre motivazionale, mentre l'1,8% non ha optato per nessuna di queste soluzioni. Quanto più a lungo i giovani nati all'estero vivono in Svizzera, tanto maggiore è la probabilità che ottengano un primo titolo postobbligatorio. L'84,4% di coloro che hanno vissuto nel Paese praticamente dalla nascita si trovava in questa situazione.

Evoluzione del livello di istruzione da una generazione all'altra

Uno studio (francese/tedesco) pubblicato sulla rivista Social Change in Switzerland mostra l'evoluzione del livello di istruzione dei figli rispetto a quello dei genitori (mobilità educativa intergenerazionale). La ricerca riguarda le persone nate tra il 1950 e il 1990. Gli uomini delle prime coorti di nascita avevano maggiori possibilità di mobilità rispetto alle donne. Oggi questa differenza non esiste più. In generale, nel periodo osservato le possibilità di mobilità diminuiscono: cala la mobilità ascendente, mentre aumentano la mobilità discendente e l'immobilità. Questo sviluppo è dovuto al miglioramento del livello di istruzione: sempre più genitori ottengono un titolo di livello terziario, limitando così la possibilità di essere superati dai figli. Tuttavia, nell'ultima coorte di nascita, quasi l'85% degli uomini e delle donne ha raggiunto un livello di istruzione almeno pari a quello dei genitori. Nel 30% dei casi risulta addirittura superiore a quello dei genitori.

Mercato del lavoro

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera nel terzo trimestre 2023

Nel terzo trimestre del 2023, in Svizzera il numero di persone occupate è aumentato del 2,2% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente (uomini: +1,8%; donne: +2,6%): quello degli occupati indigeni dello 0,7%, mentre quello degli occupati stranieri del 5,2%. Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione ai sensi dell'ILO è sceso dal 4,3 al 4,2%, per contro il tasso di disoccupazione giovanile (persone dai 15 ai 24 anni) è salito dal 9,2 al 10,5%. La quota dei disoccupati di lunga durata rispetto al totale delle persone disoccupate è scesa dal 36,4 al 32,5% e la durata mediana di disoccupazione si è accorciata, passando da 179 a 157 giorni. Questi i risultati della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) realizzata dall'UST.
Comunicato stampa

La disoccupazione in Svizzera 2022

"La disoccupazione in Svizzera 2022", pubblicazione (francese/tedesco) a cura dell'UST, fornisce informazioni sull'evoluzione della disoccupazione per regione, sesso, nazionalità, età, durata, funzione esercitata, settore economico e gruppo di professioni. Informa inoltre sul numero di posti vacanti annunciati e presenta statistiche sul lavoro ridotto e le relative indennità. Nel 2022, il numero medio di disoccupati si attestava a 99'577 unità, ossia il 27,6% in meno rispetto all'anno precedente. Il tasso di disoccupazione nella media annua è stato del 2,2%, raggiungendo così un livello simile a quello precedente la pandemia (2019: 2,3%; 2021: 3,0%). La Svizzera francese è stata la più colpita dalla disoccupazione. Tutti i Cantoni latini hanno superato la media nazionale.

Conti globali del mercato del lavoro 2022

I conti globali del mercato del lavoro consentono di rilevare la dinamica del mercato del lavoro, evidenziando le transizioni individuali tra attività professionale, disoccupazione e inattività. Nel 2022 la popolazione attiva in Svizzera è aumentata del 2,2%, passando dai 5,374 milioni registrati all'inizio dell'anno ai 5,494 milioni alla fine del 2022. La crescita è stata maggiore per gli uomini che per le donne (uomini: +2,6% a 2,975 milioni; donne: +1,9% a 2,520 milioni). Se tra il 2019 e il 2021 sono state osservate più uscite che entrate nella vita attiva, nell'anno in esame sono state nuovamente registrate più entrate che uscite (+47'000). Il saldo migratorio totale delle persone attive si è attestato a 73'000 unità, il che significa che sono immigrate più persone attive di quante ne siano emigrate.
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